EMIL GATAULLIN

Afi

EMIL GATAULLIN

Dal 17 marzo al 27 aprile

Palazzo Marliani Cicogna

Piazza Vittorio Emanuele II – Busto Arsizio (Va)

Apertura: martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18 – venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 – sabato dalle 14.30 alle 18.30 – domenica dalle 15 alle 18 – Lunedi chiuso
Domenica 16 marzo, giornata inaugurale, apertura dalle ore 18 alle 21 ca.
Chiuso domenica 20 aprile 2025 (Pasqua)

Ingresso libero

MOSCOW 2017-2024

Il lavoro di Emil Gataullin riesce a raccontare una città che non è mai statica, ma in continuo movimento, riflettendo una capitale che si trova spesso in uno stato di transizione. Il suo sguardo svela un luogo vivo, ricco di contrasti, in cui le architetture storiche convivono con quelle moderne, creando un mix di identità che si fondono alla vita delle persone.

Il suo skyline, con le torri avveniristiche accanto a monumenti storici come la Piazza Rossa e il Cremlino, è un simbolo tangibile di questi passaggi. Le cicatrici della Seconda Guerra Mondiale sono visibili in alcuni dei suoi edifici e monumenti, mentre il periodo sovietico ha lasciato il segno con le grandiose strutture e le linee di design tipiche dell’architettura socialista.

Nel corso dei secoli, Mosca è stata testimone di eventi epocali: dalla fondazione e crescita come centro di potere del Principato di Mosca, alla sua ascesa a capitale dell’Impero Russo sotto il regno di Pietro il Grande, fino a diventare simbolo della rivoluzione bolscevica e del potere sovietico, segnando un’epoca di lotte ideologiche e conflitti internazionali. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, Mosca ha affrontato una fase di trasformazione radicale, attraversando crisi economiche e politiche, ma rimanendo comunque al centro dell’attualità mondiale.

Nel periodo post-sovietico, la città si è evoluta in un centro economico dinamico, una metropoli globale che attrae investimenti, talenti e cultura da tutto il mondo, ma che deve ancora fare i conti con le sfide interne legate alla disuguaglianza economica, alla libertà politica e alla modernizzazione delle sue infrastrutture.

Le fotografie di Gatullin riescono a catturare proprio questa dualità: la Mosca che guarda al suo passato doloroso e conflittuale, ma anche la città che non smette di guardare al futuro con una certa speranza, pur con il peso di tutto ciò che ha attraversato.

Le immagini di Emil Gatullin sanno cogliere quel momento sospeso in cui la città si trova “in attesa” – come se fosse sempre sul punto di prendere una nuova direzione, di affrontare una trasformazione, o di riscoprire qualcosa di antico ma sempre rilevante. La sua fotografia non si limita solo a immortalare la città nei suoi aspetti più concreti, ma trasmette anche un senso di aspettativa, di potenzialità mai completamente realizzate.

Ogni angolo che Gatullin fotografa, ogni volto che ritrae, può essere visto come un frammento di “attesa” – di un futuro che si costruisce giorno per giorno, tra il rumore delle costruzioni e il silenzio dei vecchi quartieri. La sua Mosca è una città che respira, pronta a scrivere un nuovo capitolo, ma sempre con un occhio al passato, afferrando un senso di intimità, anche quando ritrae scene quotidiane di vita urbana, offrendo al pubblico uno spunto di riflessione su come i cambiamenti sociali e architettonici influenzino le persone e le loro abitudini.

Emil Gataullin nasce nel 1972. Suo padre era un cantante. Sua madre, un’insegnante di musica. La famiglia si trasferisce nella grande città di Kazan, ma Emil si sente legato al villaggio natale, dove trascorre le vacanze con sua nonna e uno zio. Diplomatosi in pittura monumentale presso l’Istituto d’Arte Surikov di Mosca, studia successivamente fotografia con uno dei principali autori russi, Alexander Lapin, dal 2003 al 2004. Dalla fine degli anni ’90, Emil lavora per molte riviste come GEO magazine, LFI, Black + White Photography, Schwarzweiss, Russian Reporter. Il suo lavoro fotografico è stato esposto in mostre personali in Germania, Francia, Italia e Russia. Ha vinto numerosi premi tra cui il Monovisions Photography Awards 2017, PhotoVisa 2015, The Alfred Fried Photography Award 2014. Vive attualmente a Korolëv, una cittadina nell’oblast’ di Mosca, a poca distanza dalla capitale.

, , , , ,