MARIE DORIGNY

Afi

MARIE DORIGNY

Dal 16 marzo al 27 aprile

Palazzo Leone da Perego

Via Gilardelli, 10 – Legnano (Mi)

Apertura: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19
Chiuso domenica 20 aprile 2025 (Pasqua) – Aperto lunedì 11 aprile 2025
Il 15 marzo apertura dalle ore 17.00 per inaugurazione
Visite guidate gratuite su prenotazione ai seguenti recapiti:
T 0331-471.575 / 578 – e-mail: ufficio.cultura@comune.legnano.mi.it

Ingresso libero

DES VIES TRAVERSÉES

“Le fotografie qui presentate sono tutte tratte da reportage, prodotti tra il 2000 e il 2019. Non sono immagini realizzate per la stampa, ma nascono dal mio desiderio personale di indagare argomenti che all’epoca interessavano poco i media internazionali. India, Pakistan e Nepal, Mongolia, Guatemala, Bolivia, Perù e Mozambico fanno da sfondo a queste storie umane.

Attraverso queste immagini vengono rivelate le crude realtà della guerra, dell’esilio e della violenza, fatte alle donne, o l’espropriazione delle terre ai piccoli contadini, tante tragedie che plasmano le nostre società e segnano le nostre coscienze.

Eppure, ogni volta, da queste vite incrociate, persiste il ricordo di un incontro più speciale, uno sguardo pieno di speranza, un gesto di tenerezza, una luce inaspettata che attenua le ombre della quotidianità.

Dietro ogni scena di dolore, ogni testimonianza di lotta, rimane un barlume di umanità.

Queste immagini non sono solo una documentazione del passato: sono custodi della memoria, un ricordo vivo e vibrante. Ci ricordano che, anche nei contesti più oscuri, l’umanità continua a esprimersi attraverso la bellezza, la poesia e la resilienza”.

Fotoreporter da oltre 25 anni, Marie Dorigny ha lavorato inizialmente come scrittrice. Si è unita al mondo della fotografia nel dicembre 1989 durante la rivoluzione rumena e ha prodotto reportage impegnati sul lavoro minorile, la condizione delle donne e le forme contemporanee di schiavitù.

Il suo lavoro, pubblicato sulla stampa nazionale e internazionale, è stato anche ripetutamente esposto nelle gallerie fotografiche della FNAC (schiavitù domestica), al festival di fotogiornalismo Visa pour l’Image di Perpignan (lavoro minorile e accaparramento di terre), alla Bibliothèque Nationale de France (prostituzione e immigrazione illegale) e al Museo di Lione (Kashmir).

Il suo lavoro è stato premiato più volte:

  • 1991: World Press per il suo reportage sulle devastazioni dell’Agente Orange in Vietnam
  • 1998: Kodak Award of the young photojournalist per il suo lavoro sulla schiavitù domestica
  • 2013: vincitrice di una borsa di studio del Photoreporter Festival di St Brieuc Bay per un progetto di reportage sulla violenza contro le donne in Nepal
  • 2014: vincitrice della borsa di studio fotografica AFD/Polka per il suo progetto “Main basse sur la terre” sull’accaparramento di terre in Mozambico. Questo lavoro è stato poi esposto al MEP di Parigi.

Tre monografie presentano anche il suo lavoro fotografico:

“Enfants de l’ombre” (Marval Editions, 1993), “Cachemire, le paradis oublié” (Editions du Chêne, 2004) e infine, “L’inde invisible” (CDP Publishing, 2008).

Il suo ultimo lavoro, “Displaced, femmes en exil”, è stato commissionato nel 2016 dal Parlamento europeo. È stato esposto (per tre mesi) dal Parlamento di Bruxelles e da Visa pour l’Image.

, , , ,